Supermercati: posti in cui ci si reca per fare la spesa, si riempie il carrello di tutto ciò che ci occorre, si paga e si torna a casa. Non è una scienza, giusto?
Invece lo è: i supermercati, infatti, mettono in atto una serie di “accorgimenti” per farci comprare e spendere di più in maniera inconscia.
La musica in corsia, la forma del carrello, la posizione in cui è disposta la merce e perfino il colore della frutta: è tutto pensato per stimolare il nostro cervello ad acquistare.
In questo post vediamo 7 “segreti dei supermercati” per saper riconoscere le strategie più comuni della grande distribuzione ed evitare di “cascarci”!
La forma del carrello: quello ergonomico fa spendere di più
In alcune catene di supermercati sono stati introdotti carrelli ergonomici, possono quindi essere spinti utilizzando una sorta di “maniglioni” laterali posti all’estremo della barra orizzontale.
Secondo un team di ricercatori e ricercatrici della City University di Londra, per utilizzare i carrelli ergonomici usiamo i bicipiti, muscoli che utilizziamo per tirare o tenerci stretto qualcosa (per avvicinare ciò che ci piace): quando attiviamo i bicipiti la voglia di comprare cresce.
Con i carrelli tradizionali, invece, possiamo spendere fino al 25% in meno: i muscoli che attiviamo per muovere carrelli di questo tipo sono i tricipiti, muscoli che usiamo anche per spingere o scacciare via qualcosa; per il cervello questi muscoli sono “muscoli del rifiuto” e quindi viene minimizzato il rischio di acquisti superflui.
La musica di sottofondo nel supermercato incide sul tempo di permanenza e sulla quantità di merce acquistata
L’atmosfera creata attraverso la musica in un supermercato è essenziale per influenzare inconsciamente chi fa la spesa; attraverso un esperimento condotto dal professor Ronald E. Milliman nel 1982 (“Using background music to affect the behaviour of supermarket shoppers“) si è scoperto che il tempo della musica influenza anche il volume delle vendite.
Durante questo esperimento, diverse canzoni con diversi tempi (alcune più veloci, altre più lente) sono state riprodotte nel sottofondo musicale di un supermercato: quando veniva riprodotta musica veloce la clientela camminava velocemente, e di conseguenza, arrivava all’uscita più rapidamente, mettendo nel carrello solo i prodotti davvero necessari.
Gli acquisti accompagnati da musica a ritmo lento, invece, rallentavano la camminata della clientela che, di conseguenza, acquistava di più: il volume delle vendite nei supermercati poteva aumentare addirittura del 38% nei giorni in cui la filodiffusione trasmetteva musica lenta!
Se dolciumi e cibo spazzatura venissero tolti dalle casse i loro acquisti calerebbero del 76%
Siamo in coda alla cassa aspettando il nostro turno e mentre ci annoiamo l’occhio cade sui prodotti esposti vicino alle casse: caramelle, dolciumi, etc.
Quante volte ne prendiamo uno (o più) da sgranocchiare una volta fuori dal supermercato?
Quelli vicino alle casse sono i cosiddetti “acquisti d’impulso” e una ricerca dell’Università di Cambridge ha dimostrato che – se questi prodotti venissero rimossi da vicino alle casse – le vendite di cibo spazzatura si ridurrebbero quasi dell’80%!
La posizione dei prodotti sugli scaffali: quelli che prendi più facilmente costano di più
Fateci caso: ciò che i supermercati hanno più interesse nel farci comprare è ad altezza d’occhio, non dobbiamo fare nessuno sforzo per vederlo o per prenderlo, ci basta allungare il braccio.
I prodotti meno costosi, invece, di solito vengono posizionati in basso: non solo è più difficile vederli ma è anche più scomodo prenderli.
Le confezioni di merendine e di cereali, invece, di solito sono ad altezza bambino: in questo modo i piccoli vengono attratti dai colori.
Se i prodotti nel supermercato sono posizionati in senso antiorario tendiamo a comprare di più
Nei supermercati la maggior parte dei prodotti di prima necessità si trova nel perimetro “esterno” e il percorso che viene proposto alla clientela spesso gira in senso antiorario: come mai?
Il 90% delle persone ha la destra come mano dominante e quindi compra di più quando ha lo scaffale più vicino alla propria mano “forte”, cosa che succede se il senso di marcia all’interno del supermercato è antiorario.
Niente finestre né orologi per perdere la cognizione del tempo
I supermercati di solito non hanno finestre né orologi: senza alcun riferimento al mondo esterno, la clientela può perdere la cognizione del tempo e non sapere quanto tempo sta passando / ha passato nel supermercato.
C’è un Pantone esatto che equivale al giallo delle banane che siamo più portati a comprare
Pantone 12-0752, noto anche come “Buttercup”: questo codice corrisponde al colore delle banane che la clientela preferisce comprare.
Per assicurarsi che le banane esposte siano vicine a questa tonalità, i negozi usano una scala di maturazione che va da uno (tutto verde) a sette (giallo con macchie marroni), ed alcuni supermercati usano anche un’illuminazione speciale per rendere le banane più attraenti.
Queste sono 7 tra le curiosità dei supermercati più interessanti, ma molto probabilmente anche voi avete sentito parlare di tante altre “strategie”.
Conoscete altri stratagemmi della grande distribuzione per farci acquistare di più senza che ce ne rendiamo conto?
Fateceli sapere nei commenti!